6 dicembre, Laboratorio Soave
Martedi 6 dicembre alle ore 20,45 presso l’Hotel Repubblica Marinara di Pisa in Via Carlo Matteucci, 81 si svolgerà il prossimo laboratorio in cui conosceremo il Soave, vino bianco DOC fiore all’occhiello della provincia di Verona.
Dal punto di vista organolettico ha un colore delicato, un naso nitido ed uno sviluppo gustativo rapido ed appagante che non induce ad assuefazione neppure dopo lunghi periodi di consumo.
Chiara Maria Mattiello, fondatrice di Verona Autoctona, ci guiderà nella degustazione di ben 8 etichette di questo prodotto ottenuto dai vitigni Garganega e Trebbiano di Soave.
Diverse e non sempre collimanti sono le opinioni degli storici che durante i secoli tentarono di spiegare l’origine del nome “Soave”.
La più accreditata è quella secondo cui la bella terra di Soave trasse il suo nome dagli Svevi, popolo della Germania che calò in Italia con Alboino.
Moltissimi sono i documenti che parlano del Soave, ed è certo che fin dall’antichità i vini di Soave furono molto apprezzati. La loro fama comunque si sviluppò soprattutto all’inizio del 900 quando le maggiori case enologiche veronesi promossero il vino Soave su tutti i mercati nazionali ed esteri, fino ad arrivare ai giorni nostri con l’ambita qualifica di “eminente Classico vino bianco d’Italia” e con il prestigioso primato di vino bianco italiano più esportato.
Il primo disciplinare del Soave approvato nel 1968 (DPR 21/8/68 e DPR 22/10/68) ha riconosciuto la Denominazione di Origine Controllata fissando la Garganega tra il 70 ed il 90% ed il Trebbiano di Soave o nostrano tra il 10 ed il 30%. Le fortune commerciali del Soave ed una viticoltura più specializzata emarginarono ancora di più il Trebbiano di Soave che ha una maturazione anticipata rispetto alla Garganega a favore di altri Trebbiani, così nel 1976 (DPR 6/5/76) il disciplinare veniva aggiornato portando la Garganega fino al 100% con la possibilità di usare il Trebbiano Nostrano fino al 30% e quello toscano fino al 15% nell’ambito di questo 30%.
Con gli anni ’80 arrivarono in zona i primi Chardonnay e Pinot Bianco, vitigni interessanti sia per vinificazioni in purezza che in uvaggio con la tradizionale Garganega. Il disciplinare vedeva così un’ulteriore aggiornamento nel 1992 (dpr 18/6/92) con l’introduzione nel 30% dei vitigni complementari anche di queste due varietà accanto al trebbiano di Soave.
Nel 1998 arrivava la Docg per il Recioto di Soave (D.M. 7 maggio 1998), alla quale si affianca nel 2001 la Docg per il Soave Superiore (D.M. 29 ottobre 2001).
Nel 2002, con il D.M. 6/9/02 viene fissata la garganega per almeno il 70 % e per il rimanente da uve e vitigni Trebbiano di Soave (nostrano), Pinot Bianco e Chardonnay. In tale ambito del 30%, e fino ad un massimo del 5%, possono altresì concorrere le uve provenienti dai vitigni a bacca bianca, non aromatici, autorizzati e raccomandati per la provincia di Verona.
Come anticipato, il laboratorio avrà luogo martedi 6 dicembre alle ore 20,45 presso l’Hotel Repubblica Marinara, in Via Carlo Matteucci, 81 a Pisa.
Ricordiamo ai partecipanti di portare con sè il kit del sommelier comprensivo dei propri bicchieri, meglio se anche in numero di 5
Il costo della serata sarà di € 18 per i soci e € 23 per i non soci
I posti a disposizione sono 50 e possono essere prenotati contattando il nostro socio sommelier Davide al numero 349 8555521 o all’indirizzo email d.mustaro@email.it