Bollicine Marchigiane

Interessante la degustazione organizzata da Luca Barsanti, Sommelier della Fisar pisana, incentrata alla scoperta degli spumanti marchigiani. Ricordando Giacomo Leopardi che in “Lo Zibaldone” affermava che “il piacere del vino non è corporale semplicemente, anzi consiste principalmente nello spirito”,
Luca ha condotto per mano, i convenuti alla Club House Tenuta Isola di Migliarino Pisano, in un percorso nuovo e affascinante.
L’ambiente, dove la natura si sposa con la serenità e l’armonia, ideali per il cavallo, e pare di trovarsi isolati dal mondo in un mare di pace, esalta l’animo alla ricerca delle sensazioni spirituali e corporali che possono donarci questi meravigliosi prodotti enoici.
Abbinati ad un menù di mare veramente originale, si è voluto iniziare dai sapori tenui del polpetto alla crema di patate per continuare con Reginette al baccalà e pomodorini Datterio, la cui pasta all’uovo ingentilisce il baccalà mantecato al punto giusto cui si aggiunge il dolce del pomodoro. A seguire seppie gratinate al forno con mandorle tritate e pomodori gratin, che hanno riscosso grandi consensi per la loro bontà, per terminare con una crostata con ricotta e ciliegie di Vignola.
La degustazione si basava sulle “Bollicine Marchigiane”. Le uve lavorate variano dalla Passerina, al Verdicchio dei Castelli, al Lacrima tutte in purezza che possono trovare una interessante finalizzazione nei metodi classici di spumantizzazione offrendo al mercato alternative di cui i consumatori accorti possono trarre grandi soddisfazioni.
Questi spumanti si armonizzano ottimamente al palato esaltandosi vicendevolmente in un tripudio di sapori, aromi e profumi.
All’antipasto è stato abbinato il Gaudio Magno, spumante brut Doc, Passerina 100% dell’azienda Cocci Grifoni, per seguire con l’Opale, spumante brut doc dell’azienda Moncaro ricavato al 100% da Verdicchio dei Castelli di Jesi che si sposava benissimo con le Reginette al baccalà. Con le seppie è esploso con tutti i sentori e profumi il Madreperla, produzione sempre dall’azienda Moncaro, spumante brut composto da Verdicchio all’80% ed il restante 20% da uve Montepulciano d’Abruzzo cui conferisce una buona persistenza.

Le uve di Verdicchio sono sottoposte ad una pressatura soffice dei grappoli interi, mentre le uve di Montepulciano sono pressate in maniera soffice dopo raffredamento.
L’imbottigliamento avviene in primavera a la rifermentazione in bottiglia prevede una presa di spuma molto lenta. Il prodotto riposa sui lieviti per 36 mesi. Il liqueur d’expedition è ottenuto con Verdicchio Riserva di varie annate e una piccola aggiunta di acquavite di vino Verdicchio stagionato per 3 anni in barrique: senza dubbio il re della serata.

Con il dessert non poteva mancare l’Ametista, spumante dolce, ottenuto con le uve Lacrima ed il metodo Charmat, sempre di Moncaro. Il successo è stato decretato dai  grandi applausi alla brigata di cucina ed al rango di servizio guidati, rispettivamente dai due contitolari Matteo e Tiziana Duè (nella foto mentre intrattiene i commensali).

Una bella serata veramente da meditazione.

 

Al termine i convenuti hanno ringraziato con un caloroso applauso il titolare Antonio Landucci, l’organizzatrice della serata Liana Benini, il Rango di servizio e la Brigata di cucina.

 

Tiziano Taccola