Cena d’Estate 2012

Nel 1463 la Repubblica di Lucca prende il territorio della marina e nel 1488 fu fondata la società Maona che nel 1500 tentò senza successo la bonifica idraulica del territorio. Dopo diversi tentativi non riusciti, prima del fiammingo Guglielmo Raet e poi dell’olandese Van Der Street, finalmente nel 1908 il lago diventa pubblico. La bonifica del lago e delle paludi venne iscritta nel Testo Unico della leggi sulle bonificazioni il 30 dicembre del 1923 n° 3256. Il compimento di tale opera si ebbe nel 1938 e oggi il comprensorio si estende per 38 mila ettari che per buona parte erano terreni paludosi e malsani.

Al limite estremo della grande bonifica di Massaciuccoli, immerso nel verde del Parco Naturale di Migliarino, a lato della vecchia e storica statale Aurelia si trova il ristorante “La Bufalina” di Vecchiano, località al confine del Pisano, dove l’ambiente circostante risente enormemente del flusso magico di Torre del Lago. In principio la costruzione era una casa colonica con tutti i suoi buoni requisiti, ma circa quarant’anni fa avvenne la trasformazione: divenne un ristorante con una buona cucina tipica attenta alle tradizioni. Prese il nome dal canale che passa qui a lato che, come in origine, è tornato a congiungere il Mar Tirreno al lago di Massaciuccoli. Non sono molte le trasformazioni esterne che la struttura ha subito,soprattutto per far in modo che non si perdessero, nella corsa del tempo, le caratteristiche della ristorazione che riportano la mente ai ricordi di quell’epoca, per cui, all’interno, tra le mura di pietra e soffitti con travi di un tempo, il calore è rimasto inalterato.

 

L’ambiente è caldo ed ospitale, il personale competente e gentile e molti clienti decidono di festeggiare qui le loro ricorrenze. Grazie alle tante piccole e grandi storie vissute, amicizie, passioni, amori che hanno lasciato tra le mura un po’ delle loro emozioni, questo ristorante è diventato sempre piu’ importante e punto di riferimento per pranzi familiari e di cerimonia per le ultime generazioni nonchè luogo d’incontri di lavoro o di svago. Il giardino a lato del casale, che consente di mangiare all’aperto appena la temperatura lo permette, è diviso in alcuni piccoli gazebi con al centro una divertente fontana atta ad infondere un maggior senso di frescura nelle calde serate estive. Ed è proprio in quest’ultima parte che Liana Benini, responsabile dei Sommelier della Fisar di Pisa, ha voluto celebrare la tradizionale cena d’Estate sotto le stelle.

Subito il calice di benvenuto: Prosecco di Valdobbiadene, vino con particolari note fruttate servito con stuzzichini salati vari ed una volta al tavolo gli antipasti: mousse di nasello, gamberoni all’agro con salsa sciamura ( sorta di passato di pomodori aromatizzato), saccottini di sfoglia con pesce e zucchini, involtino di melanzana ai crostacei gratinato con pomodorini Pachino, accompagnati dal Vermentino di Gallura Cucaione Docg dell’azienda Mancini. Il risotto alla marinara, servito al dente e ricco di sapori, con i paccheri alla trabaccolara, condimento tipico viareggino ottenuto con pesce “povero”, ma decisamente gustoso, hanno contribuito alla dotta disquisizione sulle versatilità del medesimo Cucaione. Sulle successive pietanze: branzino al forno con verdure gratinate e fritto alla viareggina, è stato abbinato il Mancini Primo, sempre Vermentino di Gallura docg della medesima azienda, dalla giusta acidità e con note profumate superiori, dove il vino vermentino in purezza vinificato con criomacerazione si è ben fuso con i piatti proposti. In chiusura pasticceria secca di produzione propria con ricchezza di biscottini e pasticcini bagnati dal Passito di Pantelleria.

La cena decisamente gradevole si è caratterizzata per i tempi di servizio dilatati che hanno costretto i nostri bravissimi sommelier, Massimo Marchi e Lorenzo Mariotti, a dei virtuosismi per servire comunque i vini alla giusta temperatura, anche se l’allungar dei tempi ha favorito le discussioni sui vini. In particolare il secondo vermentino che, per effetto della criomacerazione, avrebbe dovuto sviluppare maggiori sentori floreali,mentre per alcuni, il vegetale diventava prevalente, togliendo un po’ di equilibrio al vino. Ma a parlar di vino non si invecchia mai!

Al termine i convenuti hanno ringraziato con un caloroso applauso il titolare Antonio Landucci, l’organizzatrice della serata Liana Benini, il Rango di servizio e la Brigata di cucina.

 

Tiziano Taccola