Prefazione

Una manifestazione come i Pisani più Schietti è difficile da spiegare. Difficile perché è un’eredità pesante da sostenere. Venti anni non si possono portare sulle spalle con nonchalance.

La FISAR ha sempre operato per aiutare la divulgazione del vino e la cultura del saper bere e del bere bene. In questo senso tutte le delegazioni nel territorio fanno del loro meglio per formare il maggior numero di persone riguardo alle tecniche di degustazione in maniera da porsi sempre nella più oggettiva delle posizioni nel valutare un vino.

Questo accade anche e soprattutto nel rispetto di tutto il lavoro e la passione che una azienda produttrice mette per creare qualcosa che allieti i palati. In questo senso dare una valutazione del prodotto finito comporta sempre delle responsabilità.

I premi che questa manifestazione ha messo in palio nelle scorse edizioni sono sempre stati ponderati tenendo a mente questi aspetti.

Giungere quindi ad un numero di edizioni, tutte a cadenza annuale, così elevato, con una risposta delle aziende sempre positiva, vuol dire avere centrato l’obiettivo e non nascondo che ci rende orgogliosi. Perché significa che anche il nostro lavoro, che per le finalità della Delegazione e della Federazione tutta lavoro non è, è apprezzato. Tanto più dagli addetti ai lavori.

 

Non potevamo quindi in questa occasione così evocativa non rimarcare questo risultato con qualcosa che fosse tangibile e potesse rimanere indelebile nel tempo.

è per questo che il concorso in questa edizione ha lasciato il posto ad un progetto diverso, inaugurato dal nuovo logo, per certi versi più ambizioso e comunque maggiormente votato alla qualificazione e diffusione delle aziende fuori dalle mura pisane: una guida di riferimento dei vini delle colline pisane in formato cartaceo e digitale, per rimanere al passo coi tempi.

Un lavoro che non ci risulta essere mai stato fatto prima e che in questo momento storico, in cui l’identità del territorio e la coesione per creare innovazione nel mondo vitivinicolo è diventata una visione anche delle aziende della nostra provincia, può dare sicuramente un apporto importante.

Non è facile parlare di identità all’interno di un territorio così variegato per terreni, esposizioni e condizioni pedoclimatiche: fare uno studio in questo senso è sicuramente un passo in avanti per comprendere meglio i punti di intersezione tra le varie produzioni e contemporaneamente ciò che rende ciascuna di esse unica e differente.

Insomma, un modo per far conoscere al largo pubblico i nostri vini, ma anche uno spunto di riflessione per noi stessi, nella speranza di dare un contributo sostanziale a tutti i livelli.

 

Un’opera del genere non sarebbe stata possibile senza la disponibilità di molti attori, in qualità di persone ed enti che ci hanno supportato.

Tra questi ultimi ci ha dato un grande supporto la Camera di Commercio di Pisa che con il suo brand Terre di Pisa da tempo già pone le basi per identificare le peculiarità agroalimentari, oltre che artistiche, storiche, naturali e l’offerta turistica d’eccellenza dell'entroterra pisano.

Altrettanto importanti sono stati i patrocini del giovanissimo Consorzio Vini Terre di Pisa, costituito in primis per tutelare e promuovere l’omonima DOC, e la Strada del Vino delle Colline Pisane, che da tempo promuove, in Italia e all’estero, la conoscenza di questo territorio.

A questi enti di promozione territoriale si aggiunge il Comune di Pisa, che è stato sempre felice promotore di tante iniziative della nostra Delegazione e ciò conferma quanto il nostro impegno sia gradito e riconosciuto dalla comunità locale.

In ultimo, ma non certo per importanza, il fondamentale contributo della FISAR Nazionale, che ha consentito a venire incontro a una parte consistente delle spese intrinsecamente necessarie per tutta la parte organizzativa e logistica del progetto.

 

Un ringraziamento particolare va riservato alle persone che hanno attivamente partecipato al progetto, a partire dai componenti della commissione che hanno prestato il loro tempo e l’esperienza per dotare i contenuti della guida di un alto livello tecnico:

  • Stefano Carmassi: sommelier e relatore FISAR, Responsabile di Zona e membro del CTN FISAR, membro di board e Consigli di Amministrazione di enti per lo sviluppo del territorio e per l’agricoltura di promozione sociale e culturale;
  • Filippo D’Arrigo: sommelier e relatore FISAR, nonché enologo;
  • Giuseppe Ferroni: agronomo e cultore della materia Viticoltura I e II al Corso di Laurea in Viticoltura ed Enologia al Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agroambientali dell'Università di Pisa;
  • Augusto Gentilli: sommelier, Degustatore Ufficiale FISAR, membro del CTN Fisar, oltre che membro di giurie prestigiose e tra i più attivi giornalisti per quanto riguarda vino e cibo su carta stampata e online;
  • Luca Iacopini: sommelier e relatore FISAR (Sommelier dell’anno 2005), Degustatore Ufficiale FISAR e per la Guida Slow Wine;
  • Raffaella Melotti: delegata della FISAR Bologna Modena, relatrice e Direttore di Corso Sommelier Fisar, esperta di comunicazione, marketing e formazione, autrice di pubblicazioni sul vino;
  • Francesca Venturi: docente del corso di Analisi Sensoriale delle Uve e del Vino nel Corso di Laurea in Viticoltura ed Enologia al Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agroambientali dell'Università di Pisa e Vicepresidente dell’IASA (International Academy of Sensory Analysis).

 

Il panel dei degustatori è stato selezionato e invitato da chi ha anche il merito di avere partorito l’idea alla base di questo progetto e ha svolto l’elaborazione delle schede di degustazione e loro condensazione: per questo ringrazio vivamente Vittorio Faluomi, che nonostante i tanti impegni tra famiglia, lavoro e ruoli istituzionali FISAR si è preso carico di tutto ciò.

Alla stessa maniera un ringraziamento va anche a Fabrizio Macchia, nostro Responsabile dei Sommelier di Delegazione, che ha coordinato il lavoro dei sommelier Giovanna Caporali e Umberto Chericoni che si sono avvicendati al servizio durante la fase degli assaggi.

 

Così come dietro a un grande vino c’è tanto lavoro, è altrettanto vero che dietro le quinte si sono mosse molte persone della Delegazione di Pisa. In qualità di Delegato mi sento di dare loro il grazie più vero e più sentito.

Sono loro che hanno preso contatto con le aziende per invitarle a partecipare e che si sono preoccupate di definire i dettagli logistici derivanti dalla loro entusiastica adesione e hanno contribuito dedicando giorni, pomeriggi e notti nella stesura della guida. Sono grato a tutti i ragazzi che con coesione hanno lavorato a largo raggio al progetto: Morena Bandoni, Davide Cecchi, Emilia Cucinotta, Francesco Fogli, Anna Mastrullo, Dario Pantani, Mariangela Parisi e Antonio Petti. Un grazie enorme va a Silvia Loré, che ha coordinato il gruppo di stesura e revisione della guida.

 

Un ringraziamento sentito va alle aziende produttrici, che troverete elencate nel prosieguo di questa guida, non solo per avere aderito quest’anno, ma per avere risposto sempre “Presente!” alla nostra chiamata, sopportato e supportato la nostra tenacia e aver creduto, insieme a noi, nelle potenzialità del territorio.

Senza di loro non ci sarebbe nulla da condividere, nulla da promuovere, nulla per cui emozionarci.

Grazie perché con i vostri prodotti allietate le nostre occasioni felici e addolcite quelle tristi, regalandoci allegria e introspezione in maniera sana e sincera.

 

La presentazione dell’anteprima di questa guida del 7 dicembre 2019 presso la sala Fibonacci della Camera di Commercio di Pisa e gli eventi di degustazione, con i seminari organizzati da Vittorio Faluomi, sono stati un successo: se nelle annate precedenti i Pisani più Schietti risvegliano tante forze nei soci di delegazione, questa volta il team al lavoro è stato ancora più imponente e puntuale. Il coordinamento dell’inesauribile Barbara Poli, sia prima che durante l’evento, è stato ineccepibile e alla base della buona riuscita di tutto ciò che è accaduto in quella giornata.

Un grosso elogio va rivolto ai sommelier e soci di delegazione che hanno prestato servizio: Arcadia Alboni, Morena Bandoni, Salvatore Bevilacqua, Flavia Botti, Giuseppe Cavaleri, Davide Cecchi, Umberto Chericoni, Stefania Del Macchia, Francesco Fogli, Giovanni Gabrielli, Danilo Grisolia, Corrado Guarino Lo Bianco, Maria Lucà, Fabrizio Macchia, Antonio Malvaldi, Francesco Massafra, Daniela Menetti, Dario Pantani, Sara Primavori, Angela Saba, Stefano Spano, Sylvie Vètillard.

 

In ultimo devo ringraziare tutto il Consiglio di Delegazione, nelle persone di Flavia Botti, Vittorio Faluomi, Antonio Malvaldi e Luigi Federico Vaglini, compagni di (s)ventura nel portare avanti questa grande famiglia costruendo idee, realizzando occasioni e gestendo l’ordinario in maniera straordinaria.

 

Concludo questa prefazione con il classico “e non finisce mica qui!”.

Prendendo esempio dalla continua evoluzione e crescita che, nel nostro piccolo in questi venti anni, abbiamo percepito nella produzione dei vini pisani, ci auguriamo che il lavoro di quest’anno sia solo il trampolino di lancio per un progetto con un respiro più ampio. Riavvolgeremo il nastro e guarderemo quanto di bello è stato fatto e quanto invece è ancora da migliorare.

L’obiettivo è chiaro e per noi importante. Tante aziende del territorio l’hanno capito e ci hanno sostenuto. Il fatto che siano in numero anche maggiore rispetto alle precedenti edizioni è al contempo una dimostrazione di stima, ma anche uno stimolo per fare di più. Così da costruire un nuovo obiettivo, quello di coinvolgerne un numero sempre maggiore, magari tutte. Perché questo territorio ha la sua ricchezza di fondo nella sua identità storica, ma anche nelle varie sfaccettature che la complessità delle sue valli e delle sue colline sanno donare.

E mostrarlo a tutti è bellissimo.

 

Delegato FISAR Pisa

Salvatore Pulvirenti