Altri vitigni

Tempranillo

Varietà spagnola, con nome che allude alla maturazione precoce, che lo rende idoneo anche alla coltivazione in zone fredde come la Rioja. Oltre all’Argentina, ha trovato espressione anche in Toscana, a San Miniato, portato nel ‘700 dai pellegrini lungo la Via Francigena. Simile al Sangiovese per tannicità e acidità, ma più intenso nel colore, è capace di dare grandi vini affinati in legno e in bottiglia

Petit Verdot

Vitigno a maturazione tardiva originario della regione francese Médoc, è coltivato anche in California e alcune regioni greche e italiane. Si esprime in modo eccellente in Toscana, soprattutto nella Maremma livornese e grossetana, e in Lazio, nell’Agro Pontino. Si usa principalmente in assemblaggio per aggiungere corpo, colore porpora, tannini e profumi fruttati.

Teroldego

Vitigno a bacca rossa principale del Trentino. Da recenti analisi genetiche, è stato dimostrato che proviene, come il Lagrein, dal Pinot Nero. Dà un vino elegante con ottima propensione all’invecchiamento, colore intenso, denso. Al naso ciliegia matura, mirtilli e frutti di bosco, spezie dolci, cacao, pepe, china, liquirizia e rabarbaro. Forte componente tannica.

Alicante

Di origine spagnola, è conosciuto come Cannonau, Tocai o Tai Rosso, Grenache e Garnacha Tinta. Buccia degli acini pruinosa e tendente al blu scuro e al violetto. Vinificato spesso in assemblaggio con altri vitigni, è particolarmente alcolico. Al naso frutta bacca nera, come more e mirtilli, e sfumature di spezie dolci. Morbido e tannico.

Pinot Grigio

Nato in Borgogna dal Pinot Nero, fu introdotto in Italia da un piemontese nel 1820. L’origine del nome deriva da pin, pino: la forma del grappolo ricorda una piccola pigna. Coltivato con freddo costante, dà vini corposi e strutturati; soggetto a escursioni termiche, produce un vino molto più aromatico, dal sapore fruttato. Giallo paglierino con note aranciate se sottoposto a macerazione.

Viognier

Figlio del Mondeuse Blanche, con strette relazioni genetiche con Syrah, Freisa e Nebbiolo, si sta diffondendo negli ultimi anni grazie alla sua capacità di produrre vini strutturati e profumati, anche in purezza. In Italia è presente in Piemonte, Sicilia e Maremma Toscana. Ha buon contenuto zuccherino, ma poca acidità, per questo è usato soprattutto in blend con uve bianche o rosse.

Petit Manseng

Originario del Jurançon, in Italia è coltivato in Lazio, Sicilia, Trentino-Alto Adige e Toscana. Si riconosce dalle piccole bacche con buccia spessa. I grappoli possono essere fatti appassire sulla pianta, con metodo passerillage, fino ad autunno inoltrato per concentrare gli zuccheri. Dà vini giallo paglierino intenso, con note speziate e minerali. Al palato è fresco, sapido, di buona struttura, con finale fruttato.

Riesling Bianco

Meglio noto come Riesling Renano, dal luogo d’origine, è uno dei vitigni più coltivati in Germania. Il nome deriva da reissende tiere, animale selvatico, per l'aroma vagamente muschiato. Acini giallo dorati con punteggiature marroni e sapore leggermente aromatico. Particolarmente adatto a sviluppare la muffa grigia, è il vitigno dei grandi vini dolci tedeschi.